Una vecchia kasbah nella regione di Tafilalet, Marocco
© José Antonio Moreno/age fotostoc
Un'oasi in un mare di sabbia
Tafilalet significa 'brocca' nella lingua dell'antico popolo Amazigh (aka berberi), e questo è sicuramente un soprannome appropriato per la più grande oasi del Marocco. Dopo la fondazione del primo insediamento permanente della regione, Sijilmassa, nel 757 d.C., Tafilalet divenne un approdo per le carovane che viaggiavano dal fiume Niger fino a Tangeri, porta d'ingresso per l'Europa sulla punta settentrionale del Marocco.
L'oasi di Tafilalet prospera grazie a sorgenti e pozzi sotterranei, alimentati da falde acquifere di arenaria, che si trovano a centinaia di chilometri di distanza, ed è circondata dalle sabbie secche del Sahara. Le acque vivificanti che si trovano a Tafilalet alimentano chilometri di palmeti da datteri, una delle principali industrie del Nord Africa. Nel corso dei secoli, in questa oasi sono sorti diversi villaggi, alcuni dei quali con kasbah fortificate come questa in foto, utile per resistere agli attacchi degli invasori.