Cielo tempestoso sul Lago di Ginevra a Losanna, Svizzera
© Suradech Singhana
Era una notte buia e tempestosa...
Immagina di essere sulle sponde del Lago di Ginevra e di ammirare queste nuvole temporalesche, tanto affascinanti quanto inquietanti. Quale potrebbe essere il tuo stato d’animo? Probabilmente proveresti angoscia e anche un po’ di terrore. Questo è lo stesso sentimento che ha avvertito Mary Shelley quando ha posto le basi di quello che sarebbe diventato il suo capolavoro letterario. La scrittrice, che ha realizzato numerosi romanzi storici e libri di viaggio, è diventata in realtà famosa per la macabra storia di una creatura grottesca, quella di Frankenstein.
Come ogni ultimo venerdì di ottobre oggi si celebra il Frankenstein Friday, un evento che ha lo scopo di ricordare il romanzo di Shelley del 1818 che narra di un dottore che rianima i morti, una storia di terrore che molti considerano come il primo romanzo di fantascienza. Shelley ha ideato il progetto per la realizzazione di "Frankenstein o il moderno Prometeo", questo è il nome completo dell’opera, mentre si trovava sul Lago di Ginevra, nelle Alpi settentrionali, al confine franco-svizzero. Trascorse qui un'estate insolitamente fredda e umida nel 1816 con il suo futuro marito Percy Bysshe Shelley e Lord Byron, entrambi poeti. Chiusi in casa a causa delle condizioni climatiche avverse, i tre decisero di sfidarsi inventando storie di fantasmi. Mary realizzò quindi molto rapidamente il suo Frankenstein, ispirandosi al freddo del Lago di Ginevra, probabilmente durante una notte buia e tempestosa.