Veduta aerea delle Diga di Ponte Cola in Valvestino, provincia di Brescia, Lombardia

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Viaggio tra i fiordi italiani

Oggi facciamo un viaggio in Italia, direzione Lago di Garda. Siamo più precisamente nel comune di Gargnano, in provincia di Brescia, e quella che vedi in foto è la diga di Ponte Cola. Costruita tra il 1960 e il 1962, la diga sbarra le acque del torrente Toscolano, immissario del Lago di Garda, e crea il Lago artificiale di Valvestino. Lo sbarramento è un'imponente struttura in calcestruzzo “a cupola” che, grazie ai suoi 122 metri di altezza e al suo sviluppo di 282,45 metri al coronamento, crea un invaso di 52 milioni di metri cubi d’acqua che viene utilizzata per la produzione di energia elettrica. La diga, maestosa e affascinante, crea un bacino artificiale di rara suggestione, con colpi d’occhio che ricordano i più bei fiordi norvegesi. Il Lago di Valvestino può sembrare una meta insolita per una vacanza o una gita, ma è un posto perfetto per un finesettimana di relax fuori dal caos cittadino e dalle frotte di turisti che popolano le destinazioni più conosciute del Lago di Garda.

Oltre a mettersi in mostra con strapiombi, insenature e panorami fantastici, il Lago di Valvestino è protagonista di un bizzarro fenomeno. Quando il livello dell’acqua si abbassa è possibile ammirare i resti delle antiche mura della Dogana di Lignago, che raccontano una storia secolare. La zona, durante la dominazione dell’Impero Austro-Ungarico e fino alla Prima guerra mondiale, era un importante snodo per il passaggio di uomini e merci. In particolare, nella località di Lignago passavano ogni giorno moltissime persone e proprio qui fu costruita una dogana, in modo da controllare l’entrata e l’uscita verso il confine. Con l’annessione alla provincia di Trento, e poi a quella di Brescia negli anni Trenta, la dogana venne dismessa e rimase sommersa dalle acque del lago artificiale. Oggi, però, nei periodi di secca riaffiora, mostrandosi in tutta la sua bellezza.