Ponte Sant'Angelo, Roma
© Tom Nagy/Gallery Stoc
Una passeggiata sul lungotevere vaticano
Oggi facciamo un giro nella Città Eterna, la capitale d’Italia e un tempo capitale del mondo (Roma Caput Mundi). Ogni angolo di questa città cela una meraviglia da scoprire, come questa visione di Ponte Sant'Angelo illuminato dalla luce del tramonto. Un tempo denominato Ponte Elio, dal nome dell'imperatore Elio Adriano che lo volle edificare nel 136 d.C. per collegare la città in modo magistrale all'ingresso del suo mausoleo, l'attuale Castel Sant'Angelo, Ponte Sant'Angelo è stato nei secoli scenario di numerose vicende e di vari ammodernamenti e ristrutturazioni.
Nel 1535 papa Clemente VII fece collocare all'ingresso del ponte le statue di San Pietro e San Paolo, le uniche ancora presenti, a cui furono successivamente aggiunte altre statue raffiguranti i quattro evangelisti e i patriarchi Adamo, Noè, Abramo e Mosè. Nel 1669 papa Clemente IX fece realizzare un nuovo parapetto, disegnato dal Bernini, sopra il quale furono collocate dieci statue raffiguranti angeli.
Realizzato in peperino e rivestito da travertino, il ponte nella sua struttura originale aveva tre arcate, ed era possibile accedervi mediante delle rampe sostenute a loro volta da tre arcate minori. Ad oggi solo i tre archi centrali del ponte fanno parte della struttura originale, mentre gli archi estremi hanno acquisito la loro forma attuale alla fine del XIX secolo, durante la canalizzazione del Tevere.