Piazza Maggiore al sorgere del sole, Bologna, Emilia-Romagna
© RudyBalasko/Getty Image
Nel centro di Bologna si può perdere un bambino?
Siamo a Piazza Maggiore, forse la piazza più iconica di Bologna, avvolti dalla luce dorata dell’alba, quando la città è ancora silenziosa, addormentata, pronta a risvegliarsi. I primi raggi di sole colorano di rosa i mattoni antichi del Palazzo d’Accursio, mentre l’ombra maestosa di San Petronio si distende sulle lastre di pietra. L’aria è fresca, sospesa, e i pochi passi che echeggiano sotto il Voltone del Podestà sembrano riportarci indietro nel tempo. Svegliarsi presto non è mai facile, specie per chi non è abituato, ma momenti come questo ne valgono ogni sacrificio. È un silenzio che sfiora l'irreale, spezzato solo dalle prime luci dei caffè che iniziano a prendere vita.
Passeggiando nel cuore del capoluogo emiliano, in un’atmosfera che sa di sogno, tra il profumo di cappuccini fumanti e cornetti appena sfornati, ci viene in mente il grande cantautore bolognese, Lucio Dalla. Chissà quante mattine come questa avranno acceso la sua ispirazione, facendogli sognare e raccontare Bologna, proprio come in una delle sue canzoni più amate: “girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto, gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino...”. In un’alba così magica, tutto sembra possibile: perdersi nei vicoli, ritrovarsi nel cuore pulsante della città, e lasciarsi incantare. Noi ci perdiamo volentieri per le strade di Bologna, e voi?
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