Parco Nazionale di Göreme, Cappadocia, Turchia
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La Matera d’oriente
Questo non è un set cinematografico e queste particolari case non sono dimore aliene, ma abitazioni occupate per molti secoli da diversi popoli. Siamo a Göreme, in Turchia, presso il sito dei "camini delle fate" conosciuto anche con il nome di “piramidi di terra”. Si tratta di formazioni rocciose che grazie alla mano dell’uomo hanno preso le sembianze attuali aggiudicandosi il titolo di Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
L'origine delle piramidi di Göreme è dovuta all’eruzione di due vulcani, lo Hasan Dağı e l'Erciyes Dağı, avvenuta circa 8 milioni di anni fa. Le ceneri e lapilli hanno formato ampie distese di tufo, organizzate in strati spessi diversi metri e caratterizzate da colori e consistenze diverse. Le erosioni del tempo hanno modellato la forma e con il contributo dell’uomo questo sito ha raggiunto la conformazione attuale. Alcune di queste piramidi sono state scavate e abitate fin dal IV secolo a.C., prima rifugio di anacoreti, in seguito di eremiti cristiani e poi di intere popolazioni. In epoca bizantina tutta la regione si è trasformata in uno straordinario universo rupestre con ben 365 edifici tra cui chiese, cappelle e monasteri, alcuni dei quali interamente decorati con affreschi. Oggi è possibile visitare questo complesso groviglio di grotte in cui diverse società hanno prosperato e si sono protette per millenni poiché Parco Nazionale di Göreme è aperto al pubblico.