Una giraffa masai nella riserva Masai Mara, Kenya
© Andy Rouse/Minden Pictures
Solitudine nella savana
Questo gigante solitario sembra essere illuminato da una luce divina, ma forse si sta solo rilassando al calar del sole nella riserva di Masai Mara, in Kenya, una delle più importanti aree di conservazione della fauna selvatica di tutto il mondo. Istituita nel 1961, la riserva ha un’estensione di 320 Km quadrati e ospita al suo interno elefanti, leoni, ghepardi, rinoceronti, gnu, ippopotami, coccodrilli, zebre e molte altre creature. Ci sono anche tante giraffe della specie masai, come quella in foto.
La giraffa masai, nota anche come giraffa del Kilimangiaro, è la più grande sottospecie appartenente alla categoria della giraffa settentrionale. Per molti anni è stata considerata una sottospecie della giraffa camelopardalis, ma dal 2016 è stata classificata come una variante a sé stante. I maschi adulti di masai possono raggiungere un’altezza di 5,5 metri e un peso di 2000 Kg. Originariamente queste giraffe erano presenti in tutta l'Africa, ma oggi, a causa della distruzione dell'habitat e della deforestazione, vivono quasi esclusivamente in Kenya e Tanzania. Sebbene non siano considerate a rischio di estinzione, le masai sono comunque una specie vulnerabile.
Curiosità. Giulio Cesare portò le prime giraffe in Europa dall’Egitto suscitando non poco scalpore tra i romani che pensarono bene di battezzare l’animale con il nome di cameleopardo. L’idea diffusa era che le giraffe non fossero altro che un incrocio tra un leopardo e un cammello. A ben guardare, sarebbe un po’ difficile convincere un cammello e un leopardo a uscire insieme per un appuntamento…